"Chiama le cose con il loro vero nome" è la frase che mi è rimasta impressa dal film che ho visto domenica sera al cinema, "Into the wild".
Quelle immagini di natura incontaminata mi hanno fatto venir voglia di viaggiare.
E poi il protagonista, zaino in spalle e scarponi, mi ha fatto venire in mente Santiago e il suo cammino, dove ogni giorno ero alla ricerca di una nuova meta e quando l'unica preoccupazione era raggiungere il tale paese in tot ore e ripararsi dal caldo, dal freddo, avere acqua a sufficienza; insomma misurarsi con la natura. Non la mia depressione di tutti i giorni, chiusa in casa a piangere e preoccuparmi.
Le giornate passano, si può capire veramente la loro importanza? Si può apprezzare ogni singolo momento? Con il "qui e ora" l'essere sempre presenti in ogni momento, costantemente immersi, attenti. Io lo faccio ben poco, vago sempre con la mente, vorrei sempre fuggire dal momento in cui sono. Penso al futuro o al passato, ma il presente è più importante.